Come sono fatti i campi in terra rossa?
È ben noto che la caratteristica terra rossa (a differenza della versione verde utilizzata in America) deriva da mattoni frantumati. Questi sono tipicamente realizzati in laterizio, ossia un materiale ceramico poroso che trova impiego nell’edilizia fin dall’antichità. Queste informazioni potrebbero non sorprendere molti; tuttavia, come si procede nella costruzione di un campo da tennis in terra rossa utilizzando un terreno proprio? Quali materiali, oltre al mattone macinato, sono necessari, o più precisamente, cosa andrebbe posto al di sotto? Esaminiamo insieme il processo di realizzazione di un campo in terra rossa. Dopotutto, numerosi studi hanno evidenziato come giocare su questa superficie sia benefico per la salute, in particolare per le articolazioni, come il ginocchio.
SCELTA DELLA ZONA E PREPARAZIONE DEL TERRENO
Prima di tutto, è essenziale affidarsi a un parere esperto nella selezione dell’area e del terreno, evitando aree prossime a corsi d’acqua come fiumi e canali, dove il rischio di erosione è elevato. In zone ad alta umidità, potrebbe essere necessario elevare il campo per assicurare un adeguato drenaggio delle acque piovane.
SCAVO E COSTRUZIONE DELLE STRUTTURE DI BASE
Il passo successivo comporta lo scavo del terreno fino a una profondità di 40-50 centimetri. È necessario costruire un muretto perimetrale in calcestruzzo armato che si appoggi su una solida base di calcestruzzo magro; questa fungerà da fondamenta per la rete di recinzione metallica. Nel muretto, si dovrebbero inserire aperture a intervalli regolari e installare pozzetti di drenaggio agli angoli e ai lati del campo, vicino alla rete, per facilitare il deflusso dell’acqua piovana. Inoltre, si raccomanda di prevedere una leggera inclinazione del terreno, con una pendenza dello 0,5%, rivolta verso l’esterno del campo, per ottimizzare il drenaggio. Per quanto riguarda la rete di recinzione, i sostegni dovrebbero essere posizionati a 91,5 cm fuori dalle linee laterali del doppio, con i paletti che si elevano da terra per 1 metro e 6 centimetri.
STRATIFICAZIONE DEL FONDO
La base di ogni campo sarà costituita da uno strato di ghiaia o pietrisco, con pezzi dal diametro di 40-70 mm, posato per uno spessore di 20-30 cm. Successivamente, sopra questo strato, si posizionerà un livello di circa 5 cm di altezza di pietrisco frantumato, con dimensioni che variano tra i 3 e i 15 mm. La compattazione di questi materiali si ottiene mediante l’uso di un rullo compressore da 10 o 15 quintali, creando così la base del campo.
APPLICAZIONE DEI MATERIALI SPECIFICI
Successivamente, si procede con l’applicazione dei materiali specifici per la costruzione di campi da tennis. Inizialmente, si stende uno strato di 4 cm di materiale drenante, che deve essere umidificato e rullato ripetutamente. Questo strato è cruciale per il campo poiché assicura un’efficace drenaggio dell’acqua verso gli strati superiori, favorendone l’evaporazione. Per questo strato, è necessario utilizzare circa 50 kg di materiale per metro quadrato. Per i successivi 4 centimetri si passa alla fase del sottomanto, che deve essere distribuito in stato secco e successivamente inumidito abbondantemente e in maniera uniforme, al fine di facilitare il passaggio dell’acqua verso gli strati inferiori.
FASE DI COMPATTAZIONE
Il processo di realizzazione di campi di qualità superiore inizia in questi momenti critici, sotto l’attenta guida di professionisti esperti e aziende specializzate. Utilizzando un rullo di peso inferiore (5 quintali), si procede a compattare la superficie ancora umida per tre o quattro passaggi. Anche in questa fase si richiedono circa 50 kg di materiale per metro quadrato di campo. Sopra il sottomanto viene poi distribuito il manto finale, che deve essere spalmato in modo uniforme e successivamente lisciato più volte con stracci o stuoie. Nei luoghi esposti al vento, vicino al mare o in aree particolarmente aperte, si può considerare l’opzione di un manto anti-vento. Questo ha lo stesso colore e composizione del manto tradizionale, ma con una granulometria più grossa per garantire una maggiore durata sul campo. Per questa variante, sono necessari poco più di due chilogrammi di materiale per metro quadrato, arrivando a un totale di 15 quintali.
POSIZIONAMENTO DELLE RIGHE DEL CAMPO
L’installazione delle righe che definiscono i confini del campo da tennis in terra rossa rappresenta una fase cruciale. In totale, per delimitare l’area di gioco, inclusi i margini per il doppio, si necessitano 146,24 metri di righe. Questo si traduce nell’uso di circa 6000-7000 chiodi per campo, considerando l’impiego di due chiodi ogni 5 cm lungo la lunghezza totale di 150 metri delle righe. Tale cifra si riferisce effettivamente a circa 3.000 chiodi, un numero che va poi duplicato data la necessità di fissare i chiodi sia sul lato interno sia su quello esterno delle righe. A ciò si aggiungono ulteriori rinforzi nei punti in cui le righe si incrociano. Da qui l’espressione “giocare sulle righe” assume un significato tutto nuovo, evidenziando l’importanza e la precisione richiesta in questa fase della preparazione del campo.
Varietà di Superfici in Terra
Esistono diverse varianti di terra utilizzate nei campi da tennis, ognuna con le sue peculiarità e diffusione in specifiche aree geografiche, che offrono esperienze di gioco leggermente differenti.
La terra gialla, che condivide la stessa base della terra rossa, viene utilizzata nel torneo della Copa Sevilla, mantenendo caratteristiche simili ma con una distintiva colorazione.
La terra verde, conosciuta anche come hawaiana, si distingue per essere derivata dal basalto piuttosto che dall’argilla, offrendo una superficie di gioco più rapida rispetto alla terra rossa. Questa tipologia è adoperata esclusivamente negli Stati Uniti, dove ha ospitato edizioni passate degli US Open. Oggi, sebbene sia ancora presente in alcuni stati americani, trova impiego a livello professionistico principalmente nel torneo femminile Family Circle Cup.
Una sua variante, la terra marrone, è sviluppata a partire dalla terra verde mediante un processo di colorazione differente, finalizzato a migliorare la visibilità della pallina durante il gioco.
Infine, la terra blu, creata attraverso la colorazione della tradizionale terra rossa, è stata sperimentata nel Madrid Open 2012. Tuttavia, questa superficie si è rivelata eccessivamente scivolosa, ricevendo feedback negativi dai giocatori e conducendo alla sua esclusione dai successivi eventi del circuito internazionale.
In conclusione, il costo medio per costruire un campo da tennis si stima attorno ai 24.000 euro. Questa spesa può ridursi a circa 22.000 euro qualora si opti per la terra rossa come materiale di superficie.
Per assicurare che il campo da tennis in terra rossa rimanga in perfette condizioni, è cruciale svolgere una manutenzione regolare ogni anno, con l’aggiunta di una manutenzione parziale all’inizio o alla fine di ogni stagione.
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